Nelle famiglie che hanno un figlio con problemi di abuso di sostanze tossicodipendenza il grido d’aiuto è duplice. Da una parte troviamo genitori inconsapevoli del forte disagio che il proprio figlio sta vivendo, alle prese con un grido d’aiuto che non trova una cassa di risonanza.
Dall’altra ci sono famiglie che si accorgono del problema e trovano la forza ed il coraggio di rivolgersi ai servizi territoriali e alle comunità di recupero per affrontare la situazione.
Ci sono, altresì, figli il cui grido di aiuto è sordo, si muovono di nascosto, non si fanno vedere, trovano delle scuse e si allontanano da casa.
Altri che, in maniera più esplicita, forse quando la situazione è già degenerata, bussano alle porte delle famiglie, minacciandole, per avere soldi, che mentono, che sono disposti a tutto pur di procurarsi una dose che li allegerisca da un dolore insopportabile.
E poi ci sono le famiglie che non ce la fanno a tollerare tanto, cercano di tirarsene fuori arrivando a chiudere la porta al proprio figlio quasi “bandendolo” dalle proprie vite.
Infine, famiglie che che non riescono a dire di no e lo accolgono ogni qual volta ne abbia bisogno.
La tossicodipendenza è un vortice che porta nella dipendenza anche la famiglia, con le sue più subdole esternazioni. I familiari di questi ragazzi hanno la possibilità di essere aiutati, per poi aiutare a loro volta i figli, rivolgendosi ai servizi territoriali e alle istituzione ma non è semplice per un genitore ammettere che esista un problema che non possono risolvere da soli, con la sola volontà
Ai genitori, quindi, è richiesto un compito ancora più arduo in questi casi ma è importante che siano aiutati e supportati.
Lo sapevi che:
Dubbi e domande:
Annamaria,
Ho trovato della droga in camera di mio figlio, la droga spice…
In questa struggente scena del film “Ritorno dal nulla”, una mamma è alle prese con la richiesta di soldi di un figlio e con le sue bugie…